Mi è capitato di leggere una brochure di un’azienda produttrice di acquari, il classico depliant di poche pagine in cui si spiega come istallare un acquario, come nutrire i pesci e quali specie di carassius si possono comprare.

Si tratta ovviamente di una trovata promozionale, se la pubblicità può essere abbinata a delle informazioni utili per l’acquariofilo ed il neofita, nulla da ridire, anzi benvenga!

Quello che mi è capitato di leggere ieri, per puro caso, mi ha lasciato davvero negativamente colpito; su una delle pagine di questa brochure c’era raffigurato un piccolo acquario, saranno stati non più di 20 litri, ed era scritto che era proprio quella la versione più idonea a contenere pesci rossi.

Certo è che un acquario di pochi litri si vende sicuramente prima di uno di 100 litri, ed è altrettanto vero che un pesce rosso, essendo resistente, ha più possibilità di sopravvivere (non certo di vivere); dire che un pesce come il carassius possa vivere benissimo in 20 litri è inaccettabile, soprattutto da un’azienda che opera nel settore.

Interessi commerciali e corretta informazione possono tranquillamente convivere, quindi mi sento di condannare assolutamente casi come questo in cui la salute dei pesci passa in secondo piano.