La necrosi delle pinne: una soluzione efficace al problema
31
ott
Scritto da Pesce Rosso in Informazioni utili
Un lettore appassionato di acquari mi ha inviato un interessante e dettagliato articolo dedicato ad un problema piuttosto diffuso, ovvero la necrosi delle pinne dei pesci; ecco come Fulvio è riuscito a trovare una soluzione:
Buongiorno,
ho pensato di scrivervi per comunicarvi la mia esperienza nell’aver salvato l’ orifiamma di mio figlio dalla necrosi delle pinne.
Un Sabato sera sono comparsi i primi sintomi (una macchia puntiniforme leggermente in rilievo) sulla pinna caudale interna destra; la situazione è peggiorata con la giornata di Domenica, quando altre macchioline sono comparse sulla pagina esterna della pinna caudale esterna destra e su quella dorsale.
Il Lunedì mi sono recato presso diversi Gardens per poter acquistare dei prodotti medicali, ma, con mio grande sgomento, ho saputo che tutti questi prodotti non sono più vendibili in Italia per questioni normative/burocratiche. In pratica il mio pesciolino era stato dato per spacciato.
Per carattere, non sono uno che si arrende facilmente, pertanto ho cercato in internet fino a trovare un negozio on-line in grado di procurarmi i medicali e di spedirmeli a casa. Unico problema: l’infezione stava divorando le pinne di Palla a vista d’occhio ed avrei dovuto aspettare i tempi di consegna (pochi giorni) prima di procedere con il trattamento.
Non potevo aspettare.
Ecco quindi cosa ho fatto:
1) Mi sono informato, via internet, sulla patologia: la corrosione delle pinne è generalmente causata da batteri del genere Aeromonas e/o Pseudomonas;
2) Ho pensato ad un antibiotico attivo contro tali batteri e che avesse comunque un buono spettro d’azione per includere il maggior numero di specie batteriche. La classe dei fluorochinoloni si presta bene a questo compito (in particolare levofloxacina e ciprofloxacina sono le molecole più indicate). Avevo in casa della ciprofloxacina in compresse da 250 mg, per cui ho optato per quello;
3) DILUIZIONE dell’antibiotico 1 gr ogni 200 Litri di acqua (calcolata su base empirica: quando lavoravo in laboratorio si utilizzavano 1 gr ogni 100 litri, ma con antibiotici meno potenti).
ATTENZIONE: la diluizione dell’antibiotico è molto importante, in quanto errori di stima potrebbero causare l’inefficacia del trattamento o peggio ancora la morte diretta del pesciolino per avvelenamento. Pertanto si devono considerare i litri di acqua effettivamente presenti nell’acquario e non la capacità totale dell’ acquario (nel mio caso: ho messo Palla in una vasca di quarantena da 10 litri, riempiendola con 6 litri d’acqua).
Quindi, tornando al calcolo di diluizione avremo:
1000 mg (cioè 1 gr): 200 litri = x mg : 6
ovvero x = (1000 * 6) / 200 = (6000)/200 = 30 mg/litro
ORA, la compressa di ciproxin era da 250 mg, quindi l’ ho spezzata in 8 parti per avere un quantitativo di antibiotico pari a circa 30 mg.
4) Ho somministrato per 3 giorni consecutivi l’antibiotico (1 pezzettino da 30 mg ridotto in polvere con una pinza) ogni 12 ore, aggiungendo anche 1 ml di ricostituente; in pratica: ogni 12 ore cambiavo l’acqua, discioglievo l’antibiotico, aggiungevo il ricostituente e somministravo un po’ di cibo per pesci.
RISULTATO:
Il mio pesciolino è guarito.
Note: durante il trattamento il pesciolino si è dimostrato molto apatico (permanenza sul fondo, ipomobilità), tuttavia ha sempre mangiato la razione di cibo offertagli (sebbene nell’arco di qualche ora). L’ Infezione batterica si è arrestata già a partire dal primo giorno, per poi regredire nei giorni successivi e scomparire completamente dopo il terzo giorno di trattamento. Non appena ho smesso di somministrare l’antibiotico, il pesce è tornato a manifestare la sua vivacità.
Spero che da questa esperienza qualcun altro possa trovare degli spunti o dei riferimenti per le proprie emergenze.
Ah, dimenticavo, i medicinali mi sono arrivati dopo 5 giorni e, provenendo dalla Germania, le indicazioni erano tutte in tedesco. Ho trovato in internet le relative schede tecniche complete di indicazioni in italiano.
CIAO!
Fulvio Villa
11 Responses
luby
novembre 2nd, 2010 at 10:18
1un applauso a fulvio!
sei un genio!
la tua esperienza ed iniziativa sono uno stimolo a creare qualcosa di utile per i nostri amici pinnuti!!!
Fulvio
novembre 4th, 2010 at 00:07
2Grazie Luby, anche se mi metti un po’ in imbarazzo coi complimenti…
mela
novembre 4th, 2010 at 16:45
3ciao
io ho curato la stessa malattia con mercurio cromo.
ogni giorno lo prendevo fuori dall’acqua (30 secondi) e gli mettevo il mercurio cromo direttamente sulla coda (dove era stato colpito) finchè non si è interrotta la corrosione.
il mercurio cromo NON deve venire a contatto con occhi, bocca e branchie.
adesso è vivo e vegeto e sta bene.
mela
novembre 4th, 2010 at 16:46
4ciao
io ho curato la stessa malattia con mercurio cromo.
ogni giorno lo prendevo fuori dall’acqua (30 secondi) e gli mettevo il mercurio cromo (diluito al 50% con acqua) direttamente sulla coda (dove era stato colpito) finchè non si è interrotta la corrosione.
il mercurio cromo NON deve venire a contatto con occhi, bocca e branchie.
adesso è vivo e vegeto e sta bene.
mb
dicembre 12th, 2010 at 01:09
5Aiuto! Ho lo stesso problema ma in casa nn ho questi medicinali! COME POSSO FARE? SONO DISPERATA!
AIUTATEMI!
Pesce Rosso
dicembre 15th, 2010 at 03:36
6Cerca anzitutto di capire quale può essere le causa… come tieni i tuoi pesci?
Alexandra
luglio 3rd, 2011 at 19:52
7Ciao a tutti!
Anch’io ho avuto lo stesso problema con i miei pesci…ma l’ho risolto in un altro modo…Dunque,tutti sappiamo che i batteri Aeromonas e pseudomonas,sono sempre presenti in qualunque vasca,non per niente attaccano solo pesci debilitati o mal tenuti…per questo vengono chiamati “parassiti dei deboli”. L’unico modo secondo me è quello di garantire un’ottima igiene della vasca sifonando frequentemente il fondo,e allo stesso tempo effettuare un cambio dell’ acqua che va rapportato in base al volume della vasca e dei pesci allevati.
Comunque consultando il libro di Untergasser,ho letto che questa patologia si manifesta frequentemente grazie al Ph alcalino…(maggiore di 7,0) per intenderci,e alla massiccia presenza di inquinanti…
Quindi ho risolto il problema senza l’ausilio di medicinali, ma semplicemente aumentando il volume della mia vasca portandola da 200 litri netti a 400 litri netti e installando un impianto per la CO2 in modo da mantenere il Ph su livelli neutri.
P.S.
Non ho cambiato vasca! ma ne ho aumentato il volume lo stesso!!!
Daniela
agosto 16th, 2012 at 17:39
8Ciao Fulvio, ho appena disciolto del ciproxin nella vasca del mio amato Pesce, così si chiama, e del suo compagno Argento!! Spero di cuore che guarisca, già 2 se ne sono andati per colpa di questo maledetto batterio. Grazie per non esserti arreso, spero di potervi dare la notizia che è tutto ok, Daniela
Byron
settembre 24th, 2012 at 11:01
9Una soluzione meno macchinosa è farsi prescrivere da un veterinario dell’enrofloxacin (altro antibiotico chinolonico) iniettabile, è già in forma liquida, facilmente dosabile, se ne usano 5 mg litro
claudia angelino
gennaio 6th, 2013 at 12:42
10Ciao a tutti…stesso problema cn il mio pesciolino…ho iniziato la cura cn ciproxin…ma qualcuno mi saprebbe dire quale ricostituente posso dargli con l antibiotico? ???? Sn nuova del settore. ..e nn so molto al riguardo.! Grazie
claudia angelino
gennaio 10th, 2013 at 15:37
11Grazie a fulvio che cn la sua scoperta ha fatto guarire anche il mio pesciolino! !!!!!!!
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