Credo sia decisamente interessante, per degli appassionati di natura e di animali come noi, aprire una parentesi sulla notizia che capita di sentire molto spesso in questi giorni nei telegiornali e nei vari media, ovvero le strane morti di massa di animali in tutto il mondo, tra le quali vi sono anche delle morti sospette di pesci e di animali acquatici.

In effetti, i casi sono numerosi ed hanno riguardato anche il nostro paese, con la morte di massa di uccelli a Faenza, precisamente di tortore; altri uccelli sarebbero piovuti dal cielo senza vita nella località di Marcianise ed all’estero negli Stati Uniti; moltissime, purtroppo, anche le stragi per quanto riguarda gli animali acquatici ed i pesci: in Brasile, nei pressi delle coste di Paranaguà, sono state ritrovate senza vita ben 100 tonnellate di pesci tra sardine, ombrine e pesci gatto, in Inghilterra 40.000 granchi appartenenti alla cosiddetta specie dei “granchi diavolo” sono stati ritrovati arenati sulle spiagge del Kent; anche in Nuova Zelanda ed in Vietnam si sono verificate delle morti di massa di alcune specie di pesci, quali la tilapia rossa, mentre il caso più evidente e dunque anche più tragico è quello verificatosi nel Maryland, nella località Chesapeake Bay, con ben 2 milioni di pesci arenati sulle coste cittadine.

Le spiegazioni a questi spiacevoli fenomeni sono differenti, e gli esperti sottolineano giustamente che ogni singola moria dev’essere analizzata in maniera specifica: in molti casi, ad aver influito alla morte degli animali potrebbero esser stati i fuochi d’artificio fatti esplodere a capodanno, come avvenuto per la morte di uccelli in Svezia, mentre la moria di uccelli verificatasi in Emilia Romagna negli scorsi giorni, potrebbe essere dovuta al fatto che gli animali si sono eccessivamente nutriti di semi di girasole, largamente disponibili per via della vicinanza di un oleificio.

Delle spiacevoli morie di animali hanno discusso anche numerosi ed importanti quotidiani online, e nel senso comune non sono mancate le visioni catastrofiche, correlando anche queste stragi alla fine del mondo; in realtà bisogna considerare due aspetti, il primo, già citato, che evidenzia come nei diversi casi vi possano essere delle cause decisamente plausibili, ed il secondo, non meno importante, ovvero che in natura le morti di massa di animali sono un fenomeno tutt’altro che raro, e come spesso avviene all’aumentare di episodi analoghi i media aumentano la notiziabilità, ovvero danno risalto anche a morie di animali che in altri periodi non avrebbero rappresentato una novità di tale interesse.

Ad ogni modo, le autopsie su questi pesci  ed uccelli morti in massa potrebbero chiarire ulteriormente le ragioni di questi fenomeni.