Una notizia davvero incresciosa ed inaccettabile quella che ho avuto modo di scoprire su diversi importanti quotidiani online, e che sembra assolutamente vera anche alla luce dei commenti lasciati dai lettori: in occasione del programma “Così fan tutte”, dei piccoli sketch comici che vanno in onda in prima serata, si sarebbero utilizzati dei pesci rossi vivi ed inevitabilmente agonizzanti, posati su dei piatti (rigorosamente senza acqua) e tenuti sul tavolo per diversi minuti per realizzare la scena.

Ma qual’è il motivo di questo assurdo caso di maltrattamento di animali?

Il desiderio era quello di riprodurre del sashimi, un piatto tipico giapponese a base di pesce che talvolta viene servito crudo. Crudo, appunto… non certo vivo! Oltre alla pessima trovata avuta dalla produzione, infatti, c’è da sottolineare anche che non si sono per nulla informati.

Evidentemente, per realizzare questa scena c’è chi ha avuto la bella idea di optare per la soluzione più economica: comperare dei pesciolini rossi (costano 1 euro l’uno… che sarà mai) e tenerli fuori dall’acqua per diversi minuti mentre gli attori sono intenti a recitare (…a proposito.. adesso che fine avranno fatto le povere bestiole?).

Una soluzione che è risultata di pessimo gusto per gli stessi telespettatori, che hanno notato, appunto, che si trattava in effetti di animali vivi, ed ovviamente che rappresenta un caso di maltrattamento di animali assolutamente inaccettabile e da condannare, un pessimo esempio anche per i bambini che con entusiasmo scelgono di allevare in casa dei pesci rossi.

Non vogliam fare i moralisti, assolutamente, ma vedere spettacoli del genere è davvero pessimo e da disprezzare ad ogni costo.

Ciò che in parte rincuora noi animalisti è che come sottolineato nella notizia il PAE, Partito Animalista Europeo, non è rimasto indifferente dinanzi a questo episodio ed ha subito sporto una querela nei confronti della produzione.

Il reato contestato è appunto il 544/ter del codice penale, ovvero maltrattamento di animali, e la produzione dovrà ora rispondere di questo crimine che non solo è stato compiuto, ma è stato divulgato senza alcun ritegno.

C’è poco da dire, se non che si spera che chi ha scelto di optare per questa soluzione ne paghi le conseguenze, in particolare mi ha colpito un commento lasciato da una lettrice sul quotidiano online che ha diffuso la notizia, la quale giustamente sottolinea: con tutti i soldi che hanno queste produzioni, possibile che non abbiano trovato modo di evitare di utilizzare dei pesci vivi? Ed aggiungo… era così necessaria quella scena?